Stabilità digitale e Medio Oriente: può la tecnologia rafforzare le future generazioni?

Gli europei dovrebbero costruire infrastrutture digitali nella regione, per evitare che la Cina renda popolare il proprio modello di governance di internet

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I paesi del mondo arabo non sono riusciti a creare abbastanza posti di lavoro per la crescente popolazione in età lavorativa. Mentre i governi della regione attuano strategie di diversificazione economica, il settore tecnologico – e i giovani, tecnologicamente avanzati ma spesso disoccupati – ha un potenziale trasformativo sull'economia. 

Tuttavia, la digitalizzazione è un'arma a doppio taglio. Se da un lato le nuove tecnologie migliorano trasparenza e responsabilità, dall'altro forniscono ai regimi autoritari mezzi per monitorare i cittadini e reprimere il dissenso. Inoltre, la digitalizzazione si intreccia con la geopolitica. Come dimostrano la guerra commerciale USA-Cina e l'ingerenza russa nelle elezioni americane del 2016, la battaglia per la supremazia tecnologica è una questione profondamente politica, in particolare in relazione al 5G. Il mondo arabo è profondamente interessato da entrambe le questioni.

Il nuovo policy brief a cura di Manuel Langendorf, analizza come negli ultimi anni i Paesi della regione abbiano intensificato gli sforzi di digitalizzazione, con un focus su Emirati Arabi Uniti e Giordania.

I punti principali:

  • La crescita dell'economia digitale in Medio Oriente e Nord Africa potrebbe diventare una delle soluzioni principali per la crisi della disoccupazione giovanile nella regione.
  • I governi della regione hanno adottato misure per creare un ambiente adatto per lo sviluppo di start-up tecnologiche.
  • Tuttavia, devono superare sfide quali carenze nei sistemi educativi, inefficienza burocratica e mancanza di finanziamenti per le nuove imprese.
  • La digitalizzazione non solo crea nuove opportunità di occupazione e partecipazione politica, ma permette anche l'autoritarismo digitale nella regione.

Il rapporto propone raccomandazioni su come i paesi europei dovrebbero:

Contribuire a costruire le infrastrutture digitali della regione, per evitare che la Cina renda popolare il proprio modello di governance della rete internet.

Dovrebbero sostenere la spinta alla digitalizzazione in Medio Oriente e Nord Africa attraverso regolamentazione, rafforzamento delle capacità e finanziamenti.

Dovrebbero elaborare una strategia coerente per evitare che le aziende tecnologiche europee favoriscano in qualche modo gli autoritarismi o che facilitino gravi violazioni dei diritti umani nel mondo arabo.

È fondamentale che, nell'attuare una nuova strategia di digitalizzazione, l'UE e gli Stati membri rafforzino il proprio sostegno alla trasformazione digitale nel mondo arabo. Per l'UE, la trasformazione digitale apre nuove strade allo sviluppo economico, stabilizzazione e l'empowerment dei giovani nella regione. Allo stesso tempo, l’UE non dovrebbe permettere l'utilizzo improprio delle nuove tecnologie, in patria come all'estero.

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