Come Francia e Germania possono contribuire a un’Europa geopolitica

Francia e Germania dovrebbero approfittare dell’impulso creato con il loro accordo sul fondo di recupero per dare all’UE una voce geopolitica più forte

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Sebbene non abbia destato lo stesso clamore della stretta di mano tra François Mitterrand e Helmut Kohl a Verdun, l’annuncio da parte del presidente francese Emmanuel Macron e della Cancelliera tedesca Angela Merkel di un prestito obbligazionario di 500 miliardi di euro per aiutare la ripresa economica dell’Europa, è stato un avvenimento a dir poco storico. La Germania ha abbandonato il suo categorico rifiuto di accettare prestiti a livello europeo.

Per quanto possa sembrare ordinaria, la proposta congiunta Macron-Merkel è stata un’iniziativa audace. È infatti servita a ricordare che, se Francia e Germania lavorano insieme assumendo una posizione centrale in Europa, è possibile che queste riescano a guidare il dibattito europeo e a catalizzare accordi tra gli altri Stati membri. Dopo diversi anni durante i quali il motore franco-tedesco stava progressivamente perdendo colpi, quest’iniziativa mirata a risolvere i problemi interni dell’UE è stata celebrata da molti e ha sollevato una domanda importante: possono la Francia e la Germania assumere un ruolo guida altrettanto ambizioso e lungimirante in materia di politica estera?

Nell’ultimo rapporto ECFR, le nostre esperte Ulrike Franke e Jana Puglierin analizzano il potenziale di cooperazione del motore franco-tedesco e discutono i rispettivi ruoli della Germania e della Francia nell’UE – esaminando sia lo stato attuale delle relazioni franco-tedesche che la misura in cui gli altri Stati membri percepiscono questi due Paesi come leader.

Tra i risultati principali della ricerca:

  • La crisi Covid-19 e la conseguente recessione economica hanno acuito molte sfide di politica estera, sebbene i leader politici europei continuino a dedicare gran parte della loro attenzione alle questioni interne.
  • Il sondaggio del nostro Coalition Explorer sul punto di vista di politici ed esperti europei rivela l’importanza della Germania e della Francia all’interno dell’UE e l’impatto che queste possono avere quando collaborano tra di loro.
  • Il sondaggio mostra che gli Stati membri dell’UE hanno ancora un atteggiamento di auto-immolazione dal punto di vista geopolitico che devono necessariamente abbandonare se vogliono stabilire una forte politica estera comune.
  • Francia e Germania dovrebbero approfittare dell’impulso creato con il loro accordo sul fondo di recupero per dare all’UE una voce geopolitica più forte.
  • Operando insieme, Francia e Germania hanno tutto ciò di cui hanno bisogno: collegamenti con il sud e l’est, oltre ad ambizione e pragmatismo.
  • Parigi dovrebbe cercare di lavorare in modo più costruttivo con i suoi partner più critici nei confronti delle iniziative di politica estera francese.
  • Berlino dovrebbe essere più aperta e flessibile nel formulare la politica estera e di sicurezza con gruppi più piccoli di Stati membri.

Il rapporto si basa sui risultati della terza edizione del nostro EU Coalition Explorer, un’analisi dei punti di vista di esperti di politica e funzionari di tutti gli Stati membri, sulla base di sondaggi condotti dall’11 marzo al 28 aprile 2020. Riportando le opinioni di oltre 800 intervistati dal mondo della politica, think-tanks, mondo accademico e media, il Coalition Explorer crea una mappatura visiva delle diverse opinioni della classe politica europea – rendendo disponibili al pubblico e ai policymakers informazioni difficili da accedere.

Per la prima volta, il Coalition Explorer include anche una mappa delle intenzioni politiche di tutti i governi UE27 in aree chiave, oltre a un’edizione Coronavirus Special che illustra i modelli di cooperazione europea durante la crisi del coronavirus.

ECFR non assume posizioni collettive. Le pubblicazioni di ECFR rappresentano il punto di vista degli autori.